LA NOTIZIA CHE NON ERA UNA NOTIZIA
- Marco Clementi
- 9 giu 2023
- Tempo di lettura: 2 min

Alla fine è successo: l'intelligenza artificiale si è ribellata all'uomo e l'ha ucciso.
In questa apocalittica maniera comincia uno dei pezzi giornalistici che hanno descritto…una cosa mai successa.
Tutto nasce da titoli altisonanti di giornali con bassa autorevolezza, ma essendo l’argomento intelligenza artificiale molto caldo, molto presto la notizia si è allargata come a macchia d’olio.
La notizia è chiaramente falsa, ma non solo, è talmente inventata che non è nemmeno una notizia, infatti nessun drone “intelligente” ha ucciso il suo manovratore e nessuna simulazione virtuale è terminata con l’eliminazione di un operatore umano per opera di una intelligenza sintetica.
Infatti tutta la storia era una speculazione filosofica basata su uno stralcio di intervento preso fuori contesto ad una conferenza. Quindi assolutamente nulla.
Però l’argomento è veramente interessante, non quello a proposito della rivolta delle macchine contro l’uomo (questo ha più a che fare con l'importanza di una informazione seria e qualificata che non debba per forza rincorrere la notizia più stramba), ma quello sulle applicazioni dell’IA.
Sono infatti molteplici i campi di applicazione, basti pensare alla guida autonoma delle auto o allo studio di molecole per trovare nuovi o migliori farmaci; tutto ciò che richiede l’elaborazione di montagne di dati sarà implementato. Quindi dimenticatevi che l’IA sia semplicemente chatgpt.
Ci troviamo di fronte ad uno dei nuovi trend secolari e infatti la finanza si è già cominciata a muovere in questo senso.

È molto fresco l’accesso di Nvidia (che non è un azienda semi sconosciuta nonostante Rampini) nel club delle aziende che valgono più di 1000 miliardi di dollari, spinta dalla outlook sulle future applicazioni della IA.

Come ogni megatrend anche questo ci pone di fronte a scelte di stock picking (probabilmente non tutte le aziende che oggi stanno aumentando il proprio valore capitale esisteranno anche nel prossimo futuro) e di tipo etico/filosofico sulla corretta evoluzione del settore (se ci riflettete ogni ciclo di innovazione ha sempre portato dubbi sugli impatti sulla società).
Anche in questo caso diversificare e delegare le proprie scelte di investimento permetterà di mitigare i rischi permettendo comunque di esporsi in un mercato potenzialmente molto redditizio.
Alla prossima!
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