Ciò che può tenere a bada Trump: il mercato obbligazionario
- Marco Clementi
- 18 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Mentre Trump twitta (forse meglio dire iXa, però suona male) l’annuncio dell’ennesimo dazio, salvo poi smentirsi qualche ora dopo (perché a quanto pare anche le campagne elettorali si fanno col metodo “prova e riprova”), a calmare i bollenti spiriti non sono stati i mercati azionari – troppo emotivi, troppo isterici – ma loro: i noiosi, stabili, sottovalutati… bond.
Il mercato obbligazionario globale oggi vale oltre 140 trilioni di dollari. Più dell’intero PIL mondiale, e circa il 30% in più di tutto il mercato azionario. Eppure la maggior parte degli investitori lo guarda solo quando tutto il resto brucia. Male. Perché è proprio lì che si prendono le decisioni importanti.
I Bond Vigilantes: i vigilanti del debito
Il termine è nato nel 1983, quando Ed Yardeni usò l’espressione “bond vigilantes” per definire quel gruppo non organizzato di investitori che, con la sola forza delle loro scelte, riuscirono a mettere sotto scacco il governo socialista di Francois Mitterand.
Come? Vendendo titoli di Stato quando vedono politiche fiscali scellerate.
Non serve un cappuccio da giustiziere: basta premere “sell”.
Il caso più eclatante? Quello del governo inglese di Liz Truss, durato meno di una lattuga (durato 1 mese 2 settimane e 5 giorni, in quei giorni di Daily Star comprò un cespo di lattuga per vedere se sarebbe sopravvissuto più del governo…ci riuscì!).
Proprio i vigilantes dei bond portarono il Regno Unito al collasso di credibilità internazionale nel giro di giorni (aumento di 1% dei Gilt e crollo della sterlina), mandando all’aria il piano di tagli fiscali finanziati a debito. E costrinsero la BOE ad effettuare acquisti straordinari di debito, erano a rischio alcuni fondi pensione inglesi, pensate alla catastrofe!
Trump, dazi e dollari deboli
Oggi la situazione non è poi così diversa. Dazi su mezzo mondo (alti come non si vedevano da decenni), un piano fiscale che fa acqua da tutte le parti, e un dollaro che perde forza. Sì, perché i vigilantes non agiscono solo sul mercato dei titoli: anche la valuta può essere colpita quando la fiducia svanisce.
I dazi rischiano di importare inflazione senza produrre vere entrate (che, tra l’altro, andranno usate per sovvenzionare i settori colpiti: già visto nel primo mandato Trump). È una spirale nota. E il mercato lo sa.
E ora? Che si fa?
Se hai titoli di Stato USA in portafoglio o fondi obbligazionari globali (che di solito sono pieni di bond in dollari), è il momento di ragionare. La diversificazione valutaria è fondamentale, oggi più che mai.
Ma più in generale, in un mondo dove anche i leader politici sembrano fuori controllo, serve una bussola solida. Il tuo portafoglio deve poter reggere all’imprevisto, e per farlo non può essere esposto a un solo mercato, a una sola valuta, a un solo scenario.
Non serve essere un vigilante. Ma serve essere pronti.
Se vuoi capire se il tuo portafoglio può reggere anche in mezzo alla tempesta, prenota una consulenza gratuita con me. È il modo migliore per smettere di subire le sparate dei politici e iniziare a proteggere davvero ciò che è tuo.
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