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Il mito del Value Investing: non sei Warren Buffett (e va bene così)

Tutti vogliono investire come Warren Buffett. Ma la verità è che tu non sei Buffett. E no, non è un offesa è un dato di fatto.


Il value investing, quella strategia mitologica che punta a scovare azioni sottovalutate per poi vederle esplodere, è spesso visto come la via maestra. Ma funziona davvero per l’investitore medio? O è solo una leggenda difficile da replicare?

Oggi sfatiamo qualche mito e vediamo cosa significa davvero investire in “valore”.


Il prezzo di un’azione: cosa stai realmente guardando?


Quando guardi il prezzo di un’azione, non stai vedendo solo un numero casuale. Dentro ci sono:

  • Le informazioni che il mercato ha già  assimilato (news, bilanci, previsioni, dati macro)

  • Le aspettative di crescita dell’azienda, basate su settori, trend e condizioni economiche

  • Il lato emotivo del mercato, perchè si sà, anche gli investitori hanno sentimenti e spesso sbagliano


In breve: il prezzo è un mix tra fattori reali, aspettative e pura speculazione. Se bastasse un semplice rapporto P/E per trovare affari, saremmo tutti milionari.


Come si stima la crescita di un’azienda?


Capire se un’azienda crescerà non è così scontato. Alcuni fattori chiave da considerare sono:

  1. I ricavi: sta vendendo di più? Sta espandendo il business?

  2. I margini di profitto: sta diventando più efficiente o sta bruciando cassa?

  3. Il reinvestimento dei profitti: l’azienda sa usare i guadagni per crescere ancora di più?

Ma qui arriva il problema: tutti questi dati sono già inclusi nel prezzo di mercato. Quindi trovare azioni sottovalutate è più difficile di quanto sembri.


Cos’è davvero il Value Investing?



Il value investing non è semplicemente comprare titoli economici, ma acquistare aziende solide a un prezzo inferiore al loro valore reale. Il problema? Capire quale sia il valore reale è molto più complicato di quanto sembri.


Un modello utile è quello di Fama e French, che ha introdotto due concetti chiave:

1. Le aziende piccole (small cap) tendono a offrire rendimenti superiori nel lungo termine

2. Le aziende con basso P/B (prezzo/valore contabile ossia quelle value) hanno storicamente sovraperformato


Ma è ancora così? Oggi sembra che il premio al fattore value si sia ridotto o sia addirittura sparito. Il motivo? Potrebbero esserci più investitori che seguono questa strategia, sterilizzandone l’extra rendimento atteso. Oppure semplicemente i tempi per raccogliere il premio al rischio potrebbero essersi allungati. In ogni caso oggi i fattori vincenti sono altri (vedi momentum).


Perchè sì, value non è sinonimo di minor rischio. Anzi, il premio al rischio è maggiore solo se il rischio è più alto.


Ecco perchè comprare Apple oggi NON è Value Investing


Se compri Apple oggi, non lo fai perchè è sottovalutata. Lo fai perchè credi che continuerà a crescere e dominare il mercato. Apple non è solo una tech company, è un consumer monopoly, un marchio che ha un’influenza dominante sui suoi clienti, con un ecosistema chiuso e un pricing power senza pari.


Esiste ancora questa posizione privilegiata? Sì, Apple è ancora un colosso con vantaggi competitivi enormi.


Ma un secondo, a che prezzo?

Non basta comprare la qualità, ma bisogna comprarla al giusto prezzo. Il value investing non è¨ un lusso, non è pagare qualunque cifra per un’azienda meravigliosa. Il valore è sempre una questione di prezzo.


Il vantaggio (e il limite) di Buffett


Buffett è l’investitore value per eccellenza, ma tu non puoi replicare il suo stile di investimento. Ecco perchè:

  • Capitale immenso: Buffett ha miliardi a disposizione, negozia direttamente con le aziende e ottiene condizioni privilegiate. Tu no.

  • Compounding nel tempo: Ha iniziato negli anni ‘50 e ha costruito ricchezza in decenni. Pensare di replicare il suo percorso in 5 o 10 anni è utopia.

  • Accesso a informazioni migliori: Non insider trading, ma accesso a talenti, analisti e dati di prim’ordine. Noi comuni mortali leggiamo report su Google.


Non puoi essere Buffett. Ma puoi comunque essere un investitore intelligente.


Cosa puoi fare invece?



Se pensi che il value investing sia la strategia magica, forse è il caso di rivedere le aspettative. Ecco cosa conta davvero:


Adatta la strategia alle tue risorse. Non puoi investire miliardi e aspettare decenni? Ok, allora diversifica e gestisci il rischio.

Non fissarti solo sul prezzo. Un titolo economico può essere un affare, oppure una trappola. Guarda sempre la qualità dell’azienda.

Pensa al tuo orizzonte temporale. Hai bisogno di liquidità tra 3 anni? Forse inseguire “occasioni nascoste” non è la scelta migliore.


Non rincorrere miti, costruisci la tua strategia



Investire come Buffett è un’illusione per la maggior parte degli investitori. Il value investing è un’ottima strategia, ma richiede tempo, pazienza e competenze elevate.

La vera domanda è: quale strategia funziona per te?


Vuoi un piano di investimento costruito sui tuoi obiettivi e non su miti irrealizzabili?

Contattami per una consulenza. Perchè investire bene non significa copiare, ma trovare ciò che funziona per te.

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Marco Clementi

marco.clementi@spinvest.com

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©2024 by Marco Clementi. Iscritto in data 30/05/2022 all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari, con delibera OCF n. 1924

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